Ho un impegno familiare oppure no, mi costa troppo tempo ? Una ricerca contrastiva sull’atto linguistico di rifiutare in olandese e in italiano - Thomas Jonkergouw - 3768325
Summary
Abstract in Italiano
Questa ricerca ha come argomento l’atto linguistico del rifiuto in un ambito professionale, e le differenze nell’esecuzione di questo atto linguistico tra la lingua italiana e quella olandese. Tramite un Discourse Completion Task sono elicitati dati da un gruppo campione olandese e un gruppo campione italiano. Negli scenari presentati ai partecipanti incontrano degli interlocutori diversi (si parla o con un manager o con un collega, così manipolando la variabile del Potere (P) di Brown & Levinson (1987)) e cambia la rilevanza della richiesta (si tratta di un attimo per controllare qualcosa o di venire a un evento di lavoro per tre giorni, così manipolando la variabile della rilevanza dell’imposizione (R) di Brown & Levinson (1987)). I risultati sono stati analizzati secondo il modello di Beebe, Takahashi, & Uliss-Weltz (1990). Dai risultati emergono delle indicazioni per concludere che ci sono delle differenze tra gli italiani e gli olandesi riguardo a come formulano i loro rifiuti. Gli olandesi sembrano più inclini a cominciare il loro rifiuto con un rifiuto diretto e sembrano usare comunque più spesso un rifiuto diretto, mentre gli italiani sembrano più inclini a dare una ragione, una spiegazione per il loro rifiuto. Poi sembra che gli italiani diano più importanza a “giustificare” i loro rifiuti verso un collega che verso un superiore. Una breve analisi a livello lessicale discorsivo e livello morfosintattico dà delle indicazioni per l’idea che gli italiani fanno di più per attenuare un rifiuto che gli olandesi.