Metafora in traduzione - La casa dei sette ponti
Summary
È da migliaia di anni che studiosi riflettono sulle metafore e su come queste funzionano. Perfino il filosofo greco Aristotele ne parlava già nei suoi lavori Poetica e Rhetorica, in cui trattava l’uso della metafora. Per Aristotele la metafora era soprattutto un ornamento del testo, una concezione che persiste da secoli. La metafora era considerata un ornamento testuale e non una funzione importante, niente più. Ora si considera la metafora come un sistema per la trasformazione e lo stoccaggio della conoscenza. Il pensiero umano su concetti quotidiani come l’amore o la vita è costellato di metafore. Per questo, in tutto ciò che riguarda le metafore l’accento si è spostato dalle espressioni linguistiche ai processi concettuali. In genere si può dire che l’uso della metafora rende una lingua più vivace e anche più pratica. Nella prima parte di questa tesi ho cercato di illustrare la ricerca in modo profondo della metafora e la sua evoluzione da figura retorica a nozione concettuale e poi le differenti strategie che sono state sviluppate per la traduzione di metafore; strategie comprese tra quelle abbastanza convenzionali e quelle piuttosto rivoluzionari. Nella seconda parte della tesi ho usato i dati ottenuti dalle ricerche per la traduzione (parziale) del romanzo La casa dei sette ponti di Mauro Corona, un’allegoria che si legge come una favola ed è inoltre pieno di metafore e similitudini.