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dc.rights.licenseCC-BY-NC-ND
dc.contributor.advisorBossier, P. G.
dc.contributor.authorLammertink, C.
dc.date.accessioned2019-08-02T17:01:01Z
dc.date.available2019-08-02T17:01:01Z
dc.date.issued2019
dc.identifier.urihttps://studenttheses.uu.nl/handle/20.500.12932/33116
dc.description.abstractNella presente tesi di laurea abbiamo effettuato un’analisi delle maniere in cui l’artista rinascimentale Isabella Andreini diede forma al concetto di femminilità. Infatti, nella sua vita quotidiana – sul piano personale come su quello professionale – e nelle sue opere artistiche, Andreini fece uso interessante dell’elemento di gender: in quanto donna recitò sia i ruoli di gender tradizionali di madre e moglie, che dei ruoli piuttosto sovversivi come quello di attrice e quelli mascolini di direttore della compagnia teatrale e membro di un’accademia letteraria. Nelle sue opere presentò dei personaggi femminili che mostrarono di disporre di ragione e agency, pur criticando la rappresentazione letteraria tradizionale della donna come passiva. La femminilità costruita dalla Andreini, quindi, contestò le limitazioni del gender femminile e le spostò, ragione per la quale la consideriamo come queer. Questa femminilità queer costituì per Andreini uno strumento per la critica di natura proto-femminista.
dc.description.sponsorshipUtrecht University
dc.format.extent1214849
dc.format.mimetypeapplication/pdf
dc.language.isoit
dc.titleLe Isabelle di Isabella: Femminilità queer come strumento critico
dc.type.contentBachelor Thesis
dc.rights.accessrightsOpen Access
dc.subject.keywordsIsabella Andreini; Renaissance; Proto-femminismo; Gender performance; Queer
dc.subject.courseuuItaliaanse taal en cultuur


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