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dc.rights.licenseCC-BY-NC-ND
dc.contributor.advisorPinto, Manuela
dc.contributor.advisorBrera, Matteo
dc.contributor.authorSterke, M. de
dc.date.accessioned2015-07-06T17:00:44Z
dc.date.available2015-07-06T17:00:44Z
dc.date.issued2015
dc.identifier.urihttps://studenttheses.uu.nl/handle/20.500.12932/20247
dc.description.abstractIn questa tesi sono state analizzate le differenze linguistiche fra testi del governo italiano e del governo olandese. Si è partiti dalla teoria di Shadid (2002) e il modello LAC di Müller-Jacquier (2004) – che sostengono che le differenze linguistiche sono un indicatore molto importante per le differenze culturali, in quanto riflettono l’identità. Perciò la domanda di ricerca di questa tesi era: quali sono le differenze linguistiche nella comunicazione pubblica fra il governo italiano e il governo olandese? Per ricercare queste differenze linguistiche sono stati scelti testi dai siti web dei ministeri della sanità italiana e olandese e di campagne da essi iniziate. Sono stati scelti testi con vari argomenti e di vari generi: testi informativi, testi educativi, testi persuasivi e testi proibitivi. Ogni testo aveva un testo simile nell’altra lingua. Poi, è stata fatta un’analisi contrastiva linguistica su tre livelli. Il primo livello era quello dei muri: le mosse retoriche del testo, il rapporto fra queste mosse e il genere. Dai dati è risultato che per quanto riguarda questo livello non sono trovate differenze, quindi si è concluso che queste caratteristiche dipendono dai generi e non dalle culture. Il secondo livello era quello del cemento: le frasi e gli atti linguistici. Si possono vedere differenze nell’uso degli atti linguistici. Vengono usati più direttivi nei testi olandesi. L’ultimo livello, quello dei mattoni (gli elementi referenziali, la modalità dei verbi e gli elementi metadiscorsuali), ha mostrato diverse differenze. Il lettore viene interpellato più nei testi olandesi, si trovano più verbi nei testi olandesi e anche la modalità dei verbi differivano, nei testi italiani venivano usati più infiniti e meno imperativi che nei testi olandesi. Gli elementi metadiscorsuali si trovano più nei testi olandesi, anche se la differenza con i testi italiani è minima. Quindi, prendendo in considerazione questi risultati dell’analisi, abbiamo concluso che i testi olandesi sono più content-oriented, perché sono più accessibili, grazie alle referenze al lettore, all’utilizzo spesso dell’imperativo, all’utilizzo maggiore di verbi, che sono tutte le caratteristiche che rendono il testo più vivace e leggibile e poi alla fine vengono usati più elementi metadiscorsuali. La seconda conclusione che segue dai risultati è che i testi olandesi sono più diretti di quelli italiani. Si può concludere questo dall’uso dei direttivi e dell’imperativo e dal fatto che il lettore viene interpellato più spesso. L’ultima conclusione è che nelle due lingue vengono usate strategie di cortesia diverse. Questo potrebbe spiegare l’uso dei direttivi, degli imperativi, e degli elementi referenziali che interpellano il lettore. Siccome nei testi italiani ci sono stati trovati meno atti che possono minacciare la faccia – meno direttivi, meno imperativi e meno elementi referenziali – si può concludere che vengono usate altre strategie di cortesia nei testi olandesi.
dc.description.sponsorshipUtrecht University
dc.format.extent4569220
dc.format.mimetypeapplication/pdf
dc.language.isoit
dc.titleSONO UN DONATORE, JA OF NEE? UN’ANALISI CONTRASTIVA LINGUISTICA DI TESTI GOVERNATIVI DEI MINISTERI DELLA SANITÀ OLANDESI E ITALIANI
dc.type.contentMaster Thesis
dc.rights.accessrightsOpen Access
dc.subject.courseuuInterculturele Communicatie


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