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dc.rights.licenseCC-BY-NC-ND
dc.contributor.advisorCascio, Gandolfo
dc.contributor.authorLinden, C.N.J. van der
dc.date.accessioned2013-03-22T18:00:55Z
dc.date.available2013-03-22
dc.date.available2013-03-22T18:00:55Z
dc.date.issued2013
dc.identifier.urihttps://studenttheses.uu.nl/handle/20.500.12932/12829
dc.description.abstractLa tesi si compone di tre parti. Una prima parte d’introduzione metodologica, una descrittiva e una più pratica. Nella prima parte studierò l’evoluzione delle teorie e dei metodi sviluppati intorno alla traduzione di un testo in musica nella contemporaneità, dal 1900 fino ad oggi. Si vede chiaramente uno sviluppo che proviene da un confronto del testo che è source orientated e del testo più target orientated. Discuto due ricercatori che si sono occupati della questione di quale sia il modo migliore per tradurre la musica pop. Il primo è Peter Low che ha sviluppato un metodo per tradurre le canzoni, chiamato The Pentathlon approach, e che applicherò nell’ultima parte della mia tesi. Inoltre, discuto Klaus Kaindl che ha un approccio semiotico con il testo di una canzone e che vede il testo come multiplo mediato. La sua ricerca è particolarmente utile come guida per tutti gli aspetti intorno al testo che potrebbero avere o che avevano un impatto sul testo ed, eventualmente, anche sulla traduzione. Nella seconda parte della mia tesi introduco Vinicio Capossela, un artista importante nel panorama musicale dell’Italia. Con l'analisi di alcuni dei suoi temi, in particolare dell’album Marinai, profeti e Balene, insieme alla metodologia proposta dalla prima parte, esporrò il mio caso di studio nella terza ed ultima parte. Traduco una canzone di Vinicio Capossela che è derivata dal lavoro letterario, Billy Budd di Herman Melville. Durante la ricerca è apparso chiaro che non esiste un unico modo di tradurre la musica pop. Spetta al traduttore stesso di decidere quale sia lo scopo della sua traduzione. Il principio di skopos di Hans-Josef Vermeer, che viene utilizzato anche da Peter Low, si è rivelata di grande aiuto nel fare questo. Low si concentra principalmente sulla scrittura di una traduzione cantabile e per raggiungere questo suo skopos, ha sviluppato un metodo molto utile, vale a dire The Penthalon Approach, ma Low non impone nessun accento sui fattori fuori dell’ambito del testo, che però influiscono sul testo. Klaus Kaindl va invece fuori da tale ambito, al fine di spiegare quali fattori abbiano influenzato la creazione di una traduzione. Questo si è rivelato un complemento essenziale per il raggiungimento del mio skopos che era scrivere un testo cantabile, fedele alle intenzioni artistiche dello scrittore, facendo una traduzione che inducesse una sensazione simile nell’ascoltatore. Da applicare, insieme alla determinazione del mio skopos, il metodo di Kaindl, vale a dire; considerare la canzone come oggetto multiplo mediato, considerare lo scrittore come un bricoleur (Bakhtin) quando crea la sua canzone e poi, considerare il traduttore come un bricoleur durante la creazione della traduzione di una canzone, prima di iniziare la traduzione, ho concluso che, per raggiungere il mio skopos, era necessario creare prima un’immagine completa dell'artista e del contenuto del suo lavoro, nonché di esaminare le opere che hanno influenzato la canzone che volevo tradurre.
dc.description.sponsorshipUtrecht University
dc.format.extent8280871 bytes
dc.format.mimetypeapplication/msword
dc.language.isoit
dc.titleIl testo, l’immagine e la traduzione: Uno studio sulla traduzione di testi in musica pop
dc.type.contentBachelor Thesis
dc.rights.accessrightsOpen Access
dc.subject.keywordsTranslation popmusic, Herman Melville, Vinicio Capossela, Peter Low, Klaus Kaindl, Bakhtin, Traduzione, Skopos, Bricoleur, Billy Budd, Marinai Profeti e Balene, Hans-Josef Vermeer
dc.subject.courseuuItaliaanse taal en cultuur


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