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dc.rights.licenseCC-BY-NC-ND
dc.contributor.advisorPinto, M
dc.contributor.authorBerne, T. van
dc.date.accessioned2016-09-21T17:00:56Z
dc.date.available2016-09-21T17:00:56Z
dc.date.issued2016
dc.identifier.urihttps://studenttheses.uu.nl/handle/20.500.12932/24429
dc.description.abstractQuesta ricerca comparativa si è svolta nell’ambito della comunicazione interculturale. Sono state paragonate la cultura italiana e quella olandese per quanto riguarda la loro concezione del tempo. Si è provato a rispondere alla domanda “La cultura italiana e la cultura olandese hanno una concezione del tempo diversa?” Dopo aver stabilito la posizione della ricerca rispetto alla letteratura preesist ente, era possibile specificarla. In altre parole, qui di seguito si specificano la domanda centrale e le varie domande più specifiche. Come case study si è esaminata la concezione del tempo in ambito lavorativo delle due culture. Le domande specifiche, partendo dalla domanda generale erano: - Che cosa significa essere puntuale in un contesto professionale nella cultura italiana e nella cultura olandese? È possibile quantificare questo concetto? - Quali fattori possono influire sul concetto di puntualità? - In che modo differisce la cultura italiana di quella olandese per quanto riguarda le dimensioni di Schriber e Gutek? - Come si reagisce nelle due culture alla mancanza di puntualità? I partecipanti alla presente ricerca hanno compilato due questionari: uno sulla loro concezione del tempo (in buona parte per raccogliere dei dati statistici, al fine di analizzare questi in SPSS (un programma per condurre delle analisi statistiche)) e un altro sulle espressioni linguistiche in confronto alla mancanza di puntualità (un Discourse Completion Task). Tramite le domande specifiche sopraindicate si è tentato di formulare una riposta alla domanda generale. In base ai loro risultati si può dedurre che la cultura italiana e quella olandese hanno infatti una concezione del tempo diversa. Nell’analisi delle associazioni è emerso che per gli italiani l’utilizzo del linguaggio riguardo al tempo contiene più parole emotive e dà più importanza al messaggio trasmesso attraverso il tempo, mentre il linguaggio degli olandesi contiene più associazioni legate alla struttura, la misurazione del tempo e la limitazione del tempo. Si è rivelato che la puntualità come concetto non è quantificabile, però la quantità di minuti di ritardo accettata nelle due culture può differire. I fattori che influiscono sul concetto di puntualità sono: il contesto, la quantità di minuti di ritardo e le spiegazioni e scuse. Inoltre è emerso che sia per quanto riguarda il ritmo, che gli schemi e le scadenze, gli olandesi, rispetto agli italiani, attribuiscono generalmente più valore al ritmo e alla programmazione al lavoro, il che indica un atteggiamento diverso per quanto riguarda la concezione del tempo al lavoro. Concludendo, nonostante siano piccole, ci sono delle differenze per quanto riguarda le reazioni nelle due culture. Gli italiani fanno più generalmente uso dei lenitivi e dell’ironia e assumono un contegno più formale, mentre gli olandesi in generale sono più diretti e informali. L’esempio dei cinque minuti di ritardo tollerabili in Italia, mentre in Olanda meno accettati punta ad un atteggiamento diverso riguarda alla mancanza di puntualità.
dc.description.sponsorshipUtrecht University
dc.format.extent1743302
dc.format.mimetypeapplication/pdf
dc.language.isoit
dc.titlePerché non sei mai puntuale? - Analisi comparativa della concezione del tempo nella cultura italiana e quella olandese
dc.type.contentMaster Thesis
dc.rights.accessrightsOpen Access
dc.subject.keywordstempo,lavoro, concetto, cultura, italiani, olandesi
dc.subject.courseuuInterculturele Communicatie


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